Studio Del Bene - Chiropratica e cura della persona

Il Nepal nell’anima… E nel corpo

Il Nepal e le sue remote valli himalayane sono la rotta dei miei ultimi spostamenti verso Oriente. Da diversi anni infatti ho abbracciato alcuni progetti umanitari che mi spingono fin là per dare un contributo medico e di sostegno economico nei villaggi lontani dai presidi medici/sanitari.
I nepalesi sono un popolo mite, sorridente, ancora legato, specie nei villaggi lontani dalle strade, a ritmi di vita arcaici e ancora indenne da abusi tecnologici, ma chiaramente in difficoltà per quanto riguarda un discorso di prevenzione e cura medica.

Una volta c’erano gli sciamani che sapevano curare almeno empiricamente i malanni dell’animo e trovare degli ottimi rimedi placebo; oggi, dopo l’intervento del Governo, non ci sono neanche più loro e a sostituirli nient’altro che vecchie baracche vuote, presunte strutture di primo soccorso. In questi tre anni, in cui ho toccato e studiato la condizione igienico-sanitaria di alcuni villaggi di regioni remote del Nepal, lontane dai circuiti turistici e dalle strade carrozzabili, ho verificato che alcuni problemi potrebbero essere risolti con un po’ di impegno e con una maggiore consapevolezza.

In collaborazione con il mio compagno Maurizio, guida da vent’anni in Nepal, mi sono avvicinata alle regioni dell’Humla e del Jumla, nel nord ovest del paese, ai confini col Tibet, e alla Rolwaling nel nord est, spingendomi in villaggi posti anche a 5/6 giorni di cammino dal primo avamposto raggiungibile in auto o aereo, prendendo appunti su ciò che, a mano a mano, rilevavo e che ritenevo fosse necessario cambiare per il benessere fisico di quelle popolazioni.

FREQUENTE PERDITA DEI DENTI CAUSATA DALLA MANCANZA DI CURE

QUESTI ESPOSTI DI SEGUITO SONO GLI APPUNTI SINTETICI DI TALE RICERCA: donna-nepal

  • Denti: non esistono prevenzione e igiene. Non si usano spazzolini e dentifrici. Di tanto in tanto solo piccole radici strofinate tra gli interstizi dentali. Ho verificato ascessi non curati con infezioni croniche. Perdita di denti fin da giovane età. Carie ovviamente mai curate. Conseguenti disturbi intestinali.
  • Mal di schiena: tutti i nepalesi trasportano a piedi grandi pesi, per quasi tutti i giorni della loro vita, con un sistema di corde e fasce appoggiate sulla fronte che comprime gravemente la colonna vertebrale provocando lo schiacciamento delle vertebre della zona cervicale e dorsale. Conseguenti cefalee.
  • Infiammazioni alle vie respiratorie: nella tradizione dei popoli rurali il riscaldamento e la cottura dei cibi avviene tramite un sistema arcaico di fuoco vivo acceso costantemente nella stanza centrale di ogni casa. Non essendoci cappe né tubi di defluenza fumo, il monossido di carbonio invade la casa costringendo gli abitanti all’esposizione dei miasmi da fumo, con conseguente irritazione e infiammazione delle vie respiratorie e congiuntiviti croniche.
  • Problemi intestinali: frequenti sono le infezioni intestinali dovute a mancanza di latrine e acqua corrente nelle case, di regole base di igiene nella preparazione e nel consumo dei cibi, o di metodi idonei e più sicuri per la conservazione degli alimenti.

Molti di questi problemi diventano acuti, cronici e mortali poiché assenti sono gli antibiotici, disinfettanti e antinfiammatori e quando questi arrivano sono utilizzati senza corrette posologie. L’aspettativa di vita, per queste ragioni, è tra le più basse del mondo e, caso eccezionale, peggiore per le donne.

Il governo nepalese non è in grado al momento di affrontare queste problematiche specie in zone così lontane e difficili da raggiungere, per cui il destino sanitario di queste popolazioni e dei bambini spesso è affidato ad associazioni straniere di volontariato o alla piccola catena di solidarietà che al momento si è creata tra amici per riuscire a dare un significativo contributo alle spese di gestione di un orfanotrofio. Ma questo non basta.

Amo troppo il Nepal e le sue genti, per cui sto attivando un gruppo di chiropratici, medici ed infermieri volontari che possa periodicamente venire in Nepal per visite, cure e soprattutto per educare a principi igienico-sanitari di prevenzione.

Approfitto di queste pagine per rivolgermi a chiunque senta di poter contribuire, con la sua presenza e servizio gratuito, a questo progetto, chiedendogli di mettersi in contatto con me tramite la mia e-mail per discuterne insieme.

Dott.ssa Cristine Del Bene, D.C. – D.A.C.N.B.

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